Storia del Cinema
"ll cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica."
Questa è la definizione che diede, a proposito del cinema, il famoso regista e produttore giapponese, premio oscar alla carriera, Akira Kourosawa.
Il 28 dicembre 1895 nacque a Parigi, in un seminterrato di un locale parigino, la prima sala cinematrografica che venne fatta costruire dai fratelli Louis ed August Lumière, dove mostrarono il loro apparecchio brevettato chiamato cinèmatographe.
L'evento consisteva in una serie di proiezioni fotografiche scattate in rapida successione in modo da dare l' illusione di movimento agli spettatori presenti nella sala. I luoghi deputati alla visione dei film erano per lo più i teatri, in alcuni dei quali venivano ingaggiati musicisti in grado di accompagnare le immagini con la musica adeguata.
Le prime pellicole non erano veri e propri film, ma documentari che avevano lo scopo di descrivere la realtà attraverso le immagini.
Noto per questo aspetto è un celebre corto dei fratelli Lumière che riprende un treno che rientra in stazione dando la sensazione agli spettatori di essere investiti dal treno in corsa verso di loro.
Verso i primi anni del '900 si sentì però l'esigenza di raccontare, oltre che al vero, delle storie di fantasia, commedie e tragedie, interpretate da attori non parlanti che recitavano solo attraverso la mimica facciale e corporale. E' l'era del cossiddetto "cinema muto", che durerà fino al 1930 e che avrà come esponente più significativo e conosciuto al mondo Charlie Chaplin, attore e regista.
Si capì ben presto la necessità di dare voce agli attori e di musicare non più con un'orchestra dal vivo ma con una vera colonna sonora le immagini. Fu, nel 1927, la Warner Bros, una casa di produzione cinematografia statunitense, la prima a rischiare nel produrre un film con il sonoro e, per questo, ottenne un premio Oscar spaciale per la novità tecnologica apportata allo sviluppo del cinema.
L'ultimo decisivo passo in avanti nel mondo della cinematografia fu il passaggio dal bianco e nero alla pellicola a colori; già nei primi anni del novecento si sperimentarono nuove tecniche per il colore, e verso il 1930 venne scoperto il procedimento chiamato Technicolor destinato poi, attraverso sempre più raffinate migliorie, a durare nel tempo fino ai giorni nostri.